In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile di riduzione canone di locazione Word e PDF e spieghiamo come funziona.
Se c’è un settore dell’economia italiana, ma lo stesso dicasi per gli altri Paesi europei e il Nord America, che ha risentito pesantemente della crisi economica, questo è quello immobiliare. Molte famiglie, avendo perso il lavoro o subito una riduzione dell’orario di lavoro, si sono viste costrette a risparmiare, comprimendo i consumi non essenziali e spesso dovendo rinunciare a pagare puntualmente il canone di locazione dell’immobile in cui abitano. Una situazione drammatica, i cui effetti si sono riversati anche sui proprietari delle seconde abitazioni, che spesso grazie all’affitto sbarcano il lunario o arrotondano lo stipendio. Da un lato vi è l’interesse dell’inquilino a godere di una certa elasticità nei pagamenti, dall’altro il proprietario non può permettersi di non ricevere il pagamento del canone per diversi mesi, essendo l’immobile, peraltro, gravato da una tassazione abbastanza elevata e aumentata negli ultimi anni. Ecco, allora, che la soluzione ideale potrebbe essere per entrambi di concordare una riduzione del canone di locazione. Per quanto potrebbe sembrare una perdita dal punto di vista del proprietario, spesso, invece, potrebbe tramutarsi in un vantaggio concreto, perché l’alternativa sarebbe insistere per il pagamento del canone pattuito al 100%, ma con il risultato di vedersi saltare puntualmente le scadenza, non riscuotendo nulla.
Indice
Come Funziona la Riduzione Canone di Locazione
A questo punto, vi spieghiamo come fare e vi daremo qualche informazione sul piano legale. Molti proprietari, infatti, temono che la riduzione del canone dia origine formalmente a un nuovo contratto di locazione, con tutti gli oneri fiscali e non annessi. State tranquilli, perché non è così. La Cassazione ha stabilito dal 2003, sentenza n. 5576, Sezione III, del 9 aprile 2003, che la riduzione del canone non origina un nuovo contratto, che non si è in presenza di una novazione, ma semplicemente si tratta di modificare una delle diverse condizioni contrattuali stipulate dalle parti.
Nel concreto, il proprietario non deve temere che dopo avere ridotto l’importo del canone mensile all’inquilino, il contratto inizi a decorrere da quella data e che, quindi, i famosi 4 + 4 anni si rinnovino automaticamente. Il contratto vigente resta valido in tutte le condizioni, tranne che per quella che le parti intendono modificare, ovvero l’importo del canone. Dunque, se il contratto sta per scadere tra 10 mesi, esso scadrà proprio in quel termine.
Detto questo, visto che il contratto di locazione deve godere sempre della forma scritta, anche tutti i successivi accordi modificativi devono possedere questa forma. Non è necessaria una formula particolare, sempre che si richiamino gli estremi del contratto a cui fa riferimento. Dobbiamo precisare che un simile accordo vale non solo per un immobile a scopo abitativo, ma anche per uno a uso commerciale. Sappiamo quanti imprenditori, artigiani e commercianti, a causa della crisi, non siano stati più, negli ultimi anni, in grado di pagare il canone di locazione e siano stati costretti a chiudere.
La riduzione del canone, poi, può essere limitata a un solo periodo, prevedendo l’impegno dell’inquilino di tornare a pagare il precedente importo pattuito, una volta trascorsa la fase, durante la quale beneficerà del taglio. Ciò, per esempio, può avvenire, perché il proprietario prende atto di una difficoltà temporanea dell’inquilino, legata a alcune spese impreviste o alla perdita del posto di lavoro, consentendogli di pagare di meno per alcuni mesi o per qualche anno.
La variazione del canone comporta qualche conseguenza per i contratti a uso diverso di quello abitativo, con riferimento all’eventuale indennità per la perdita di avviamento commerciale, che chiaramente muterà in proporzione e sarà dovuta al conduttore al termine della locazione.
Registrazione Riduzione Canone di Locazione
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 60/E/2010, ha chiarito che la riduzione del canone di locazione non deve necessariamente essere comunicata visto che non rientra nelle fattispecie contemplate dall’articolo 17 del TUR in quanto non concretizza una ipotesi di cessione risoluzione o proroga dell’originario contratto di locazione, e nella previsione dettata dall’articolo 19 che impone di assoggettare a registrazione qualsiasi evento successivo alla registrazione che dia luogo ad una ulteriore liquidazione dell’imposta.
Tuttavia, la riduzione implica un abbassamento della base imponibile ai fini dell’imposta di registro e delle imposte dirette, Irpef o cedolare secca. Sarà, quindi, convenienza proprio del proprietario dell’immobile comunicarlo al Fisco, ma a tale fine va presentato l’atto di modifica del contratto originario.
La registrazione dell’accordo di riduzione del canone di locazione deve essere effettuata presentando agli uffici dell’Agenzia delle Entrate
-Il modello 69 compilato
-Due originali, o un originale e una copia, dell’accordo da registrare
Come stabilito dalla legge di stabilità 2014, per la registrazione dell’accordo di riduzione canone locazione non sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo.
Risulta essere importante aggiungere che il nuovo atto, contenente la variazione del canone di locazione, deve possedere data certa per essere opponibile a terzi, cosa che è possibile ottenere con la registrazione. Infine, si tenga conto che nel caso di riduzione del canone di locazione, il proprietario beneficerà di un parziale sollievo sul fronte fiscale, mentre l’inquilino, se gode delle detrazioni Irpef, subirà un taglio.
Fac Simile Riduzione Canone di Locazione Word
Il fac simile di riduzione canone di locazione Word presente in questa pagina può essere scaricato e modificato in base alle proprie esigenze.
Il modulo può essere utilizzato per il contratto di locazione uso abitativo, il contratto di locazione commerciale e il contratto di locazione con opzione per cedolare secca.
Nel modello bisogna inserire le seguenti informazioni
-Dati di locatore e conduttore, come nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, residenza
-Riferimenti del contratto, come data di stipula, ufficio e data di registrazione, estremi della registrazione
-Dati dell’immobile cui si riferisce il contratto, come indirizzo e estremi catastali dell’immobile
-Vecchio e nuovo importo del canone di locazione
-Data a partire dalla quale sarà adottato il canone ridotto e decorrenza.
Il modello riduzione canone di locazione può quindi essere utilizzato come esempio, inserendo i dati delle parti coinvolte, quelli dell’immobile e specificando il nuovo canone.
Fac Simile Scrittura Privata per Riduzione Canone di Locazione PDF
Il modello scrittura privata per riduzione del canone di locazione PDF editabile può essere compilato inserendo i dati mancanti.