Contratti di Locazione

Guide sul Contratto di Locazione e Modelli da Scaricare Gratis

Contratto di Locazione Uso Deposito – Fac Simile Word e PDF e Guida

Aggiornato il 11 Novembre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida mettiamo a disposizione un fac simile contratto di locazione uso deposito Word e PDF.

Contratto di Locazione Uso Deposito

Il contratto di locazione ad uso deposito è l’accordo con cui il proprietario concede a un conduttore la disponibilità di un immobile o di un locale destinato a mera custodia di beni, magazzinaggio o stoccaggio, senza svolgimento di attività al pubblico. La sua qualificazione giuridica orienta durata, recesso, indennità e adempimenti fiscali: se il deposito è strumentale all’esercizio di un’attività d’impresa o professione, la locazione ricade nella disciplina delle locazioni “ad uso diverso dall’abitativo” della legge 392/1978, mentre se la funzione è unicamente la custodia di cose senza collegamento funzionale a un’attività economica, tendono a trovare applicazione le regole generali del codice civile. Questo discrimine ha ricadute concrete soprattutto sulla durata minima legale e sui diritti di recesso.

Quando il deposito è parte integrante dell’organizzazione aziendale o professionale del conduttore, la regola di sistema è la durata minima di sei anni con rinnovo per altri sei alla prima scadenza, salvo disdetta secondo i presupposti di legge; la durata di nove anni vale per le attività alberghiere. Il conduttore conserva il diritto al recesso per gravi motivi con preavviso di almeno sei mesi, anche se il contratto non lo prevede, e non ha diritto all’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale perché i locali adibiti a deposito non implicano, di regola, contatto diretto con il pubblico; l’indennità, infatti, tutela la dismissione forzata dei luoghi in cui si forma clientela, evenienza estranea al magazzino. Se invece il locale è locato per solo stoccaggio senza alcun nesso produttivo o professionale, è frequente che le parti fissino liberamente durata e cause di scioglimento, rimanendo il rapporto sottoposto agli articoli 1571 e seguenti del codice civile: in questa ipotesi la durata può essere inferiore a sei anni, il recesso e la disdetta seguono quanto pattuito e non si applicano a rigore i meccanismi protettivi delle locazioni non abitative. La distinzione non dipende dal fatto che l’immobile sia censito in catasto come C/2, ma dall’uso pattuito e concretamente realizzato; per evitare contenziosi, la clausola di destinazione deve descrivere con precisione la finalità di deposito e, se il locale serve all’impresa, il legame con l’attività.

La destinazione urbanistica e catastale non è un dettaglio formale. Un locale destinato a deposito dovrebbe essere conforme alla categoria d’uso consentita dagli strumenti urbanistici e, di regola, ricadere in categoria C/2 ai fini catastali; un utilizzo incompatibile con la destinazione ammessa può esporre a sanzioni amministrative e, sul piano contrattuale, integrare un inadempimento del conduttore se questi non rispetta l’uso convenuto. È opportuno che il contratto richiami l’obbligo di conformarsi alla normativa di prevenzione incendi e alle regole tecniche per il deposito di merci, con esclusione espressa di sostanze pericolose se il locale non è idoneo; in tal modo si delimita l’area di rischio e si evita che il proprietario sia coinvolto in violazioni derivanti da un impiego non previsto. Allo stesso tempo, il locatore dovrebbe dichiarare lo stato legittimo dell’immobile ai soli fini di quanto gli compete, precisando che la responsabilità per l’idoneità del locale allo specifico stoccaggio richiesto grava sul conduttore, salvo vizi originari della cosa.

Sotto il profilo dei diritti e dei doveri, il quadro è quello tipico della locazione: il proprietario deve consegnare il bene in buono stato di manutenzione e mantenerlo idoneo all’uso pattuito provvedendo alle riparazioni straordinarie, mentre il conduttore cura la diligenza del buon padre di famiglia, esegue la manutenzione ordinaria, paga il canone alle scadenze e rispetta la destinazione a deposito, con divieto di mutarla senza consenso. L’accesso del locatore per ispezioni è legittimo solo se previsto e disciplinato, con preavviso e fasce orarie ragionevoli; la redazione di un verbale di consegna con elenchi di dotazioni, stato delle strutture e fotografie è preziosa perché consente il confronto al rilascio e la prova delle eventuali trattenute sulla cauzione. La sublocazione e la cessione del contratto sono di regola vietate o consentite solo con consenso scritto del locatore; se il deposito è nel circuito della legge 392/1978, valgono le norme speciali su cessione e sublocazione in favore del cessionario dell’azienda, pur con i limiti dello specifico accordo.

Il tema delle garanzie economiche si affronta con il deposito cauzionale e, quando occorra, con la fideiussione. Il deposito, nelle locazioni urbane, non dovrebbe superare tre mensilità di canone e matura interessi legali a favore del conduttore da corrispondersi annualmente; la fideiussione bancaria o assicurativa, a prima richiesta e senza beneficio di escussione, può coprire insolvenze e danni, restando separata dalla cauzione. Nei contratti più strutturati, una clausola di adeguamento ISTAT del canone a cadenza annuale tutela dall’erosione monetaria; l’adeguamento, nelle locazioni non abitative, è legittimo nella misura concordata fino al cento per cento della variazione, ma è bene esplicitarne base di calcolo, indice e mese di riferimento per evitare equivoci.

Gli oneri fiscali seguono la disciplina delle locazioni non abitative. Il contratto va registrato entro trenta giorni con imposta di registro pari al 2 per cento del canone annuo moltiplicato per gli anni di durata, con facoltà di versare anno per anno; è inoltre dovuta l’imposta di bollo sulle copie secondo la misura vigente. La cedolare secca non è, in linea generale, applicabile ai depositi perché riguarda le locazioni abitative e, salvo eccezioni circoscritte e temporalmente limitate del passato per alcuni locali commerciali, non si estende ai magazzini C/2.  Sul fronte del rischio e delle responsabilità, è prudente prevedere polizze assicurative. Una copertura del conduttore per responsabilità civile verso terzi per danni derivanti dai beni in deposito, dall’uso del locale o da incendio è spesso richiesta dal locatore come condizione; la polizza incendio a carico del proprietario, se presente, tutela la struttura ma non i beni stoccati, che restano nella sfera del conduttore. Le clausole su perimento o deterioramento dei beni dovrebbero chiarire che il locatore non assume obblighi di custodia e non risponde delle cose del conduttore, salvo danni riconducibili a vizi della cosa locata non conoscibili con l’ordinaria diligenza.

La fase di scioglimento dipende, ancora, dal regime applicabile. Nei rapporti ricadenti nella legge 392/1978, ciascuna parte può evitare il rinnovo alla prima scadenza con disdetta nei termini di legge, e il conduttore conserva il recesso per gravi motivi con preavviso di sei mesi; nei rapporti regolati dal solo codice civile decide la clausola pattizia, con possibilità di prevedere recesso ad nutum con preavviso congruo o solo per giusta causa. In ogni scenario, la riconsegna avviene con il rilascio del locale libero da persone e cose, la rimozione di impianti non stabilmente incorporati e il ripristino allo stato originario salvo il normale deperimento d’uso; la mancata restituzione nei tempi legittima il locatore a richiedere indennità di occupazione commisurata al canone, oltre ai danni ulteriori provati.

La redazione accurata delle clausole evita contenziosi tipici. Conviene descrivere bene l’uso di deposito, eventuali limiti merceologici, i divieti su materiali pericolosi o infiammabili ove non consentiti, le regole su movimentazione, rumore e orari di carico e scarico in contesti condominiali, nonché gli obblighi di rispetto delle regole del condominio e delle parti comuni, includendo l’eventuale necessità di autorizzazioni per rampe, portoni e mezzi di sollevamento. Nei fabbricati condominiali è opportuno ottenere e allegare il regolamento e le delibere che incidono sull’uso dei cortili e degli accessi, perché i conflitti nascono spesso dalla logistica del carico-scarico più che dal canone.

Infine, la coerenza tra contratto e realtà fattuale è la migliore protezione. Se il conduttore inizia a svolgere attività diverse dal deposito, aprendo al pubblico o montando impianti produttivi, il rapporto muta fisionomia e le parti non possono contare sulla schermatura testuale: il locatore può opporsi per violazione dell’uso pattuito, l’amministrazione può contestare l’incompatibilità urbanistica, e i diritti connessi alla disciplina dell’uso diverso potrebbero venire in rilievo con tempi e modalità non programmati. La stessa cura vale al contrario: un contratto scritto come “uso deposito” ma stipulato per sottrarsi alla durata minima legale quando in realtà il locale è il magazzino di impresa rischia di essere riqualificato, con applicazione delle norme inderogabili più favorevoli al conduttore. Un testo chiaro, una destinazione rispettata e una gestione ordinata dei ruoli e degli oneri sono la ricetta per un rapporto di locazione ad uso deposito stabile, economicamente prevedibile e giuridicamente solido.

Contratto di Locazione Uso Deposito
Contratto di Locazione Uso Deposito

Fac Simile Contratto di Locazione Uso Deposito Word

Il fac simile contratto di locazione uso deposito Word presente in questa pagina può essere utilizzato come esempio per scrivere la lettera.

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Modello Contratto di Locazione Uso Deposito PDF Editabile

Il fac simile contratto di locazione uso deposito PDF editabile può essere scaricato e compilato inserendo i dati mancanti.

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Filed Under: Modelli e Fac Simile

Rinnovo Contratto di Locazione a Nuove Condizioni – Fac Simile Word e PDF

Aggiornato il 10 Novembre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida viene messo a disposizione un fac simile rinnovo contratto di locazione a nuove condizioni Word e PDF con una spiegazione dettagliata sul suo utilizzo.

Il rinnovo di un contratto di locazione è un momento importante sia per il locatore che per il conduttore e può rappresentare l’opportunità per rivedere le condizioni contrattuali, adeguandole alle nuove esigenze delle parti. Questa guida offre una panoramica dettagliata sul processo di rinnovo del contratto di affitto a nuove condizioni, illustrando le procedure, i termini e le implicazioni legali coinvolte.

Durata del Contratto di Locazione

Prima di affrontare il tema del rinnovo a nuove condizioni, è fondamentale comprendere la durata tipica dei contratti di locazione abitativa in Italia, regolata dalla Legge n. 431 del 1998. Esistono principalmente due tipologie di contratti
–Contratto 4+4, ha una durata iniziale di quattro anni, rinnovabile automaticamente per altri quattro alla prima scadenza. Successivamente, i rinnovi avvengono per periodi di quattro anni ognuno, salvo disdetta da parte di una delle parti.
–Contratto 3+2, prevede una durata iniziale di tre anni, con un rinnovo automatico di due anni alla prima scadenza. Dopo il primo rinnovo, le proroghe successive sono sempre di due anni, come chiarito dal Decreto Crescita del 2019.

Alla scadenza del contratto di locazione, le parti hanno due opzioni, interrompere il rapporto oppure rinnovarlo. Se si desidera interrompere il contratto, è necessario inviare una disdetta tramite raccomandata, che deve pervenire all’altra parte almeno sei mesi prima della data di scadenza. A questo proposito, è importante notare che fa fede la data di ricezione della comunicazione, non quella di spedizione, pertanto è consigliabile inviare la disdetta con un congruo anticipo.

Il conduttore, inoltre, ha la facoltà di recedere anticipatamente dal contratto di locazione nei seguenti casi
-Clausola Contrattuale, se il contratto prevede espressamente la possibilità di disdetta anticipata, indicando le specifiche ragioni che la giustificano.
-Gravi Motivi, in assenza di una clausola specifica, il conduttore può recedere per gravi motivi, ossia circostanze non dipendenti dalla sua volontà, imprevedibili al momento della firma del contratto e oggettive e tali da rendere oneroso il proseguimento della locazione, per esempio, un trasferimento forzato per motivi di lavoro non richiesto.

Rinnovo del Contratto di Locazione alle Stesse Condizioni

Se alla scadenza del contratto le parti desiderano proseguire il rapporto di locazione alle stesse condizioni, non è necessario alcun adempimento formale. Il silenzio delle parti è sufficiente affinché il contratto si rinnovi automaticamente per un periodo uguale a quello iniziale (quattro o due anni, a seconda della tipologia contrattuale). Il canone di affitto e le altre condizioni rimangono invariati.

Rinnovo del Contratto di Locazione a Nuove Condizioni

Qualora una delle parti intenda modificare le condizioni del contratto, per esempio il canone di affitto, la durata, o altre clausole, è possibile richiedere un rinnovo a nuove condizioni. Questo procedimento è disciplinato dalla legge e richiede il rispetto di specifiche tempistiche e modalità.

La parte interessata al rinnovo a nuove condizioni deve comunicare all’altra parte la propria intenzione almeno sei mesi prima della scadenza del contratto, utilizzando una raccomandata. Nella comunicazione devono essere chiaramente indicate le nuove condizioni proposte, come esempio
-Modifica del canone di affitto, che può essere un aumento o una riduzione.
-Variazione della durata contrattuale.
-Introduzione o modifica di clausole particolari.
È essenziale che la comunicazione sia dettagliata e specifica, per permettere all’altra parte di valutare accuratamente la proposta.

La parte che riceve la proposta di rinnovo a nuove condizioni ha 60 giorni di tempo dalla data di ricezione per rispondere, sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Le possibili risposte sono
-Accettazione. Se accetta le nuove condizioni, il contratto prosegue con le modifiche proposte a partire dalla data di scadenza iniziale.
-Rifiuto. Se non accetta le nuove condizioni, il contratto si considera concluso alla scadenza e il conduttore deve restituire l’immobile al locatore.
-Controproposta. La parte che riceve la comunicazione può proporre ulteriori modifiche o condizioni diverse da quelle proposte. In questo caso, si instaura una nuova trattativa che richiede l’accettazione da parte dell’originario proponente.
-Silenzio. In assenza di una risposta entro i 60 giorni, si presume il rifiuto della proposta, e il contratto termina alla scadenza naturale.

La proposta di rinnovo a nuove condizioni è considerata una nuova offerta contrattuale. È fondamentale rispettare le tempistiche e le modalità di comunicazione previste dalla legge per evitare la decadenza del diritto di proporre modifiche. Inoltre, entrambe le parti devono agire in buona fede, facilitando una comunicazione chiara e tempestiva.
È importante sottolineare che il locatore che esercita il diritto di proporre nuove condizioni o di interrompere il contratto non commette un illecito. Anche la minaccia di non rinnovare il contratto in assenza di accettazione delle nuove condizioni rientra nell’esercizio dei diritti legali del locatore.

Fac Simile Rinnovo Contratto Locazione a Nuove Condizioni
Fac Simile Rinnovo Contratto Locazione a Nuove Condizioni

Fac Simile Rinnovo Contratto di Locazione a Nuove Condizioni Word

Di seguito è possibile trovare un modello rinnovo contratto di locazione a nuove condizioni.

La proposta di rinnovo del contratto di locazione a nuove condizioni deve contenere
-Riferimento al contratto originale: indicare la data di stipula e i dati di registrazione del contratto attuale presso l’Agenzia delle Entrate (data di registrazione, ufficio, numero e modello). Queste informazioni aiutano a collegare chiaramente la proposta al contratto originario.
-Oggetto del rinnovo: specificare l’intento di rinnovare il contratto, richiamando l’art. 2, comma 1, della legge n. 431 del 1998, che disciplina il rinnovo dei contratti di locazione.
-Nuovo canone di locazione: indicare il nuovo importo annuo richiesto come canone di locazione. Questo permette al locatario di valutare immediatamente le condizioni economiche del rinnovo.
-Nuova durata del contratto: precisare la nuova durata del contratto di locazione. Questo è essenziale per determinare il nuovo periodo di validità e per eventuali rinegoziazioni sui termini temporali.
Condizioni aggiuntive: elencare eventuali nuove condizioni che si desidera aggiungere al contratto, come modifiche nella manutenzione, richieste particolari sullo stato dell’immobile, clausole di risoluzione anticipata o aggiornamenti di clausole esistenti.
-Richiesta di riscontro: chiudere la comunicazione invitando il destinatario a fornire un riscontro, specificando la propria disponibilità a discutere ulteriormente i dettagli del rinnovo.
-Luogo e data della comunicazione: inserire il luogo e la data in cui viene redatta la proposta, e firmare per ufficializzare il documento.

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Fac simile rinnovo contratto di locazione a nuove condizioni Word
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Fac Simile Rinnovo Contratto di Locazione a Nuove Condizioni PDF

Il fac simile rinnovo contratto di locazione a nuove condizioni PDF editabile può essere compilato inserendo le informazioni che sono state elencate in precedenza.

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Filed Under: Modelli e Fac Simile

Verbale Riconsegna Immobile Fine Locazione – Fac Simile Word e PDF

Aggiornato il 9 Novembre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida spieghiamo come scrivere un verbale riconsegna immobile fine locazione e mettiamo a disposizione un fac simile verbale riconsegna immobile fine locazione Word e PDF editabile da scaricare.

Verbale di Consegna Immobile

Quando si firma il contratto di locazione di un immobile, il proprietario e l’inquilino concordano diverse clausole, dall’ammontare del canone mensile alla durata del contratto, passando per la cifra richiesta per il deposito cauzionale iniziale. Questa non può superare le tre mensilità del canone pattuito e viene restituita al termine del contratto, nel caso in cui all’immobile non vengano riscontrati danni causati dall’inquilino.

All’atto della firma del contratto, però, si fa spesso poca attenzione al verbale di consegna dell’immobile, che contrariamente a quanto si pensa, risulta di notevole importanza per evitare possibili futuri disguidi tra le parti. Risulta essere un documento nel quale si descrive lo stato dell’immobile. Non si deve credere che esso sia dovuto solo in caso di consegna di immobile arredato, perché vale anche quando l’immobile consegnato è disadorno, spoglio. Infatti, in esso bisogna indicare, per esempio, le condizioni in cui versano i pavimenti, le pareti, gli infissi o, se sono stati forniti elettrodomestici, bisogna attendere l’allaccio dell’energia elettrica per valutarne il funzionamento.

Questo perché quando l’immobile sarà riconsegnato dall’inquilino al proprietario, questo redigerà un nuovo verbale e a quel punto potrebbero insorgere discordanze con il verbale precedente. Per esempio, il proprietario potrebbe eccepire il peggiorato stato di un mobile o delle pareti, a parte l’ordinaria usura del tempo.

Ecco, quindi, che, invece che compilare il verbale in maniera svogliata, quasi si trattasse di una stancante formalità burocratica, bisognerebbe prestarvi maggiore attenzione, perché ne vale del nostro interesse. Il proprietario, nei casi più gravi, non solo trattiene dal deposito la somma stimata per i danni subiti, ma potrebbe chiedere l’ulteriore integrazione della stessa, nel caso i danni fossero stimati di valore ancora superiore.

Per questo, bisogna essere molto precisi e accurati nel redigere un verbale di consegna dell’immobile. Per prima cosa, dobbiamo guardare a ogni particolare, anche quello apparentemente meno rilevante. Se trovate il divano con una macchia, persino in un punto nascosto, dovete scriverlo, perché altrimenti la stessa potrebbe esservi addebitata quale frutto di una vostra incuria. Se le pareti sembrano in buone condizioni, ma la pittura segnala qualche difetto, segnatelo. Se le mattonelle non sono perfettamente lineari in un certo angolo di uno dei vani, prendete nota.

Chiaramente, cercate sempre di riportare anche una descrizione generale dell’immobile, numero dei vani, se viene consegnato arredato o spoglio, se fornito di energia elettrica, di acqua corrente.

Al fine di tirare acqua verso il vostro mulino, cercate anche di farvi furbi con le parole, ovvero non utilizzate mai termini, che esaltino le condizioni in cui versa l’immobile. Se le pareti sono a posto, evitate di descriverle in ottimo stato e limitatevi a buone. Non si tratta di fregare il proprietario, ma di non soccombere potenzialmente alle sue possibili richieste future. Anche perché con il trascorrere degli anni, in genere, 4 o 8, alla riconsegna dell’immobile è quasi automatico che questi si presenti in condizioni meno ottimali di quando vi era stato consegnato, ma il proprietario potrebbe avere la tendenza ad addebitarvi tale peggioramento, quando esso è stato causato dal semplice trascorrere del tempo.

Chiaramente, il verbale alla consegna e quello alla riconsegna dell’immobile saranno redatti sempre in presenza di entrambe le parti, per cui i suggerimenti cui sopra non è detto che possano applicarsi alla lettera, ma la cosa importante è che non firmiate mai se ritenete che siano state esagerate in positivo le condizioni dell’immobile o di parte di esso. Dovete negoziare anche termine dopo termine, se ciò risulta necessario, specie con certi proprietari apparentemente furbi.

Potreste suddividerlo in capitoli, in uno inserite la descrizione generale dell’immobile, numero vani, pareti, pavimento, infissi, rubinetteria, etc, in un altro lo stato degli eventuali immobili consegnati, oltre che il loro elenco minuzioso, in un altro ancora la sussistenza delle utenze domestiche e possibilmente in uno separato scrivete dettagliatamente quali siano gli elettrodomestici trovati alla consegna.

Verbale Riconsegna Immobile Fine Locazione

La fase di riconsegna dell’immobile rappresenta un momento importante per entrambe le parti del contratto di locazione, poiché
-Consente al proprietario di verificare che l’inquilino abbia mantenuto l’immobile in buono stato e senza arrecare danni.
-Permette all’inquilino di dimostrare di aver rispettato gli accordi, così da ottenere la restituzione del deposito cauzionale.

In questo caso, sarà il proprietario ad avere tutto l’interesse a descrivere in maniera più negativa possibile le condizioni dell’immobile, specie se questo non dovesse essere più locato, magari perché entrerà in possesso suo o di un familiare. A questo punto, dovrete seguire il ragionamento inverso, ovvero dovete cercare di difendere la realtà, annotando ogni aspetto per le condizioni effettive, senza che ne vengano ingigantiti gli aspetti negativi. Se il divano in pelle sembra sgualcito, fate notare come dopo un certo numero di anni non è possibile trovarlo nel medesimo stato iniziale, perché anche sedendovi sopra qualche volta a settimana, l’usura diventa ovvia.
Se si tratta di verbale di rilascio di un immobile arredato, come accennato, il documento deve specificare anche lo stato di manutenzione di mobili, suppellettili ed elettrodomestici di cui l’appartamento era dotato all’inizio del contratto. In questi casi è utile stilare una lista del contenuto da allegare al contratto e documentare lo stato di manutenzione degli immobili tramite fotografie.

In caso di recesso anticipato, basta utilizzare il modello di verbale di riconsegna dell’immobile solito. Non è infatti necessario precisare che il contratto di locazione è stato rescisso in maniera anticipata.
Nel momento in cui l’inquilino presenta il verbale di riconsegna dell’immobile, il proprietario dell’immobile è tenuto a restituirgli il deposito cauzionale, se l’appartamento è in uno stato analogo a quello in cui era all’inizio del contratto.

Fac Simile Verbale Riconsegna Immobile Fine Locazione Word

Il verbale di riconsegna dell’immobile è una scrittura privata tra proprietario ed inquilino. La legge non stabilisce una forma esatta da seguire, quindi è possibile stilare il verbale di riconsegna dell’immobile come si preferisce.

Il fac simile verbale di riconsegna dell’immobile Word presente in questa pagina può essere utilizzato come modello. Il documento deve contenere, oltre ai dati del conduttore, del locatore, e dell’immobile, le seguenti informazioni
-Dati del conduttore, del locatore e dell’immobile
-Condizione della tinteggiatura dell’appartamento al momento della restituzione
-Stato di ogni locale (es. cucina, bagno, soggiorno, camere)
-Condizioni delle pertinenze (box auto, giardino, cantina, terrazzo)
-Condizioni dei pavimenti e delle pareti
-Stato degli infissi
-Dettagli sugli impianti di riscaldamento, condizionamento, elettrico, gas e idrosanitario
-Letture dei contatori (acqua, gas, elettricità)
-Condizioni degli impianti telefonici e Internet
-Stato del citofono e dell’antenna televisiva

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Verbale Riconsegna Immobile Fine Locazione
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Modello Verbale Riconsegna Immobile Fine Locazione PDF Editabile

Il modello verbale riconsegna immobile fine locazione PDF editabile può essere scaricato e compilato inserendo le informazioni indicate in precedenza.

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Riconsegna Immobile Fine Locazione PDF
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Filed Under: Guide, Modelli e Fac Simile

Fac Simile Contratto di Locazione Posto Auto Word e PDF

Aggiornato il 9 Novembre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida mettiamo a disposizione un modello di contratto di locazione posto auto Word e PDF editabile.

Caratteristiche del Contratto di Locazione Posto Auto

La stipula di un contratto d’affitto per un box auto rappresenta una pratica commerciale diffusa, che necessita di una comprensione accurata delle sue dinamiche e delle disposizioni legali ad esso connesse. Le seguenti informazioni mirano a delineare con precisione le modalità e le implicazioni di tale accordo.

Ci si potrebbe chiedere se è possibile locare separatamente un box auto rispetto a un appartamento? La risposta è affermativa, la normativa permette infatti questo tipo di operazione. Separare il contratto d’affitto del posto auto da quello dell’abitazione può incrementare il rendimento per il proprietario fino al 6,6% mensile.
Oltre a portare benefici per il locatore, l’affitto di un box auto si rivela vantaggioso anche per l’inquilino, specialmente per chi necessita di un parcheggio in zone urbane scarsamente servite da trasporti pubblici o dove il parcheggio è a pagamento. Questa soluzione può tradursi in una significativa riduzione dei costi e in un aumento della comodità per individui la cui attività lavorativa si colloca lontano dal luogo di residenza.

Il contratto di locazione per un box auto rappresenta una forma di accordo flessibile, slegata dalle normative rigidamente predefinite che regolano il rapporto tra proprietario e inquilino nella locazione di immobili di tipo abitativo.
La peculiarità di questo tipo di contratto risiede nella sua libertà di strutturazione: non esistono infatti imposizioni legislative specifiche che ne delineano i termini e le condizioni, al di fuori dell’obbligo di registrazione qualora la durata superi i 30 giorni in un anno solare. Le parti hanno quindi l’opportunità di definire durata, canone e modalità di rinnovo o disdetta in maniera completamente autonoma, orientando l’accordo in base alle reciproche esigenze e preferenze.
Per quanto riguarda la durata, il contratto di locazione può essere esteso a tempo indeterminato, con la possibilità per le parti di stabilire accordi su misura. Analogamente, i termini relative a rinnovi o revoche del contratto possono essere personalizzati, garantendo flessibilità e adattabilità alle circostanze specifiche.
In tema di canone, la determinazione dell’importo rimane anch’essa libera da vincoli predefiniti, sebbene sia raccomandabile aderire ai parametri di mercato, aggiustando il prezzo in base alle caratteristiche peculiari del box e dell’area circostante, come la presenza di servizi aggiuntivi (elettricità, sicurezza), la dimensione e le condizioni del locale.
Riguardo alle spese, il contratto può prevedere un riparto delle responsabilità di manutenzione: ordinariamente spetterebbe al locatore occuparsi delle spese straordinarie, e all’inquilino quelle ordinarie. Nonostante ciò, è possibile stipulare condizioni alternative, per fare in modo che la distribuzione delle spese rispecchi le esigenze e le capacità delle parti.

Per quanto riguarda la registrazione del contratto di locazione di un garage, è necessario che venga registrato presso l’Agenzia delle Entrate se la durata supera i 30 giorni. Questo può essere fatto telematicamente o recandosi fisicamente presso l’ufficio territoriale competente, muniti del modello RLI debitamente compilato.
La registrazione del contratto comporta dei costi specifici, che includono l’imposta di registro, calcolata al 2% del canone annuo, con un minimo di 67 euro per il primo anno, e l’imposta di bollo, applicabile in caso di prima registrazione, che ammonta a 16 euro per ogni quattro pagine del contratto.

Vediamo ora più nel dettaglio come compilare il modello di contratto di locazione posto auto messo a disposizione in questa pagina
-Identificazione delle Parti
Inserisci il nome completo, luogo e data di nascita, residenza, e codice fiscale del locatore (il proprietario che concede in affitto il box auto).
Aggiungi i dati completi del conduttore (l’inquilino), incluse informazioni di contatto e codice fiscale.
-Descrizione dell’Unità Immobiliare
Specifica il tipo di immobile (box auto o garage) e l’indirizzo completo in cui si trova. Indica anche la destinazione d’uso (es. “uso esclusivo di autorimessa privata” o “posto auto”).
-Durata del Contratto
Definisci la durata della locazione, con data di inizio e termine, specificando se è prevista una tacita rinnovazione alla scadenza (salvo disdetta da una delle parti, da comunicare almeno tre mesi prima).
-Canone di Locazione e Pagamento
Indica l’importo del canone (annuale o mensile), con il termine di pagamento (es. “pagamento anticipato”). Inserisci il luogo o modalità di pagamento (es. “al domicilio del locatore” o tramite bonifico).
Specifica se il canone è soggetto o meno ad aggiornamento annuale, legato all’indice ISTAT.
-Oneri Accessori
Aggiungi eventuali spese accessorie (es. costi di manutenzione ordinaria) a carico del conduttore.
-Obblighi del Conduttore e Condizioni di Consegna
Conferma che il conduttore è responsabile del pagamento puntuale del canone e delle spese accessorie, e che non potrà sospendere il pagamento per eventuali controversie.
Dichiarazione da parte del conduttore di aver ispezionato l’immobile e trovato lo stesso in buone condizioni. La riconsegna dovrà avvenire nelle stesse condizioni, salvo normale usura.
-Modifiche e Subaffitto
Indica se il conduttore è autorizzato a modificare o sublocare l’immobile. È consigliabile richiedere sempre il consenso scritto del locatore per qualsiasi modifica.
-Prelazione
Specifica se il conduttore ha o meno diritto di prelazione.
-Spese di Manutenzione
Specifica che le spese ordinarie sono a carico dell’affittuario, mentre quelle straordinarie sono a carico del locatore.
-Deposito Cauzionale
Inserisci l’importo del deposito cauzionale (in genere corrispondente a una o più mensilità del canone), indicando se è produttivo di interessi legali. Il deposito sarà restituito a fine locazione previa verifica delle condizioni dell’immobile.
-Registrazione e Spese di Contratto
Indica che il conduttore è responsabile della registrazione del contratto, con oneri divisi in parti uguali tra le parti, e che le spese relative alla stesura e registrazione sono a carico del conduttore.
-Data e Firma
Inserisci la data di stipula del contratto e lo spazio per le firme di entrambe le parti. La firma finale conferma l’accettazione e la piena adesione ai termini e condizioni stabiliti nel contratto.

Fac Simile Contratto di Locazione Posto Auto Word

Il modello di contratto di locazione posto auto Word messo a disposizione in questa pagina risulta essere piuttosto semplice da utilizzare. Si tratta di un documento che può essere scaricato e modificato in base alle proprie esigenze.

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Fac Simile Contratto di Locazione Posto Auto Word
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Fac Simile Contratto di Locazione Box Auto PDF

Il fac simile contratto di locazione posto auto PDF editabile da compilare inserendo i dati che sono stati indicati in precedenza.

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Contratto di Locazione Box Auto
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Filed Under: Modelli e Fac Simile

Modello RLI PDF Editabile e Guida alla Compilazione

Aggiornato il 8 Novembre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida mettiamo a disposizione un modello RLI editabile e spieghiamo come deve essere compilato.

I contratti di locazione degli immobili vanno registrati entro trenta giorni dalla loro stipula o dal primo pagamento del canone, se antecedente alla stipula. Il modello Rli, Registrazione locazioni immobili, è necessario per richiedere agli uffici dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e comunicarne eventuali proroghe, cessioni, risoluzioni o subentri. Vediamo adesso come si compila il modello Rli, quello per la registrazione dei contratti di affitto degli immobili.

Quando Utilizzare il Modello RLI

Il Modello RLI è un documento ufficiale che i contribuenti devono compilare per registrare un contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. Questo modello permette di gestire tutte le operazioni relative ai contratti di locazione, sia abitativi che strumentali, incluse registrazione, variazione, disdetta o proroga. Può inoltre essere utilizzato per scegliere o revocare l’opzione della cedolare secca e per comunicare i dati catastali dell’immobile in locazione. È valido sia per la registrazione cartacea del contratto allo sportello sia per la registrazione telematica.

Dopo aver registrato il contratto di locazione, è possibile procedere ad ulteriori operazioni come la voltura delle utenze, il subentro, il cambio di residenza e altre pratiche.

In modo sintetico, le casistiche per cui è necessario il Modello RLI includono
-Registrazione del contratto di locazione (abitativo, commerciale, ecc.)
-Opzione per la cedolare secca, ove applicabile
-Variazione dell’importo del canone di locazione mediante rinegoziazione del contratto
-Comunicazione o aggiornamento dei dati catastali
-Risoluzione anticipata del contratto di locazione
-Proroga del contratto, cessioni o subentri
-Modifiche alla durata del contratto, avvenimenti straordinari o richieste di esenzioni fiscali
Il Modello RLI è quindi il riferimento principale per gestire qualsiasi variazione rilevante del contratto di locazione, per la registrazione di nuovi contratti o per comunicare la conclusione di contratti esistenti.

Come Compilare il Modello RLI

Il modello contiene cinque quadri
Quadro A – Dati Generali
Quadro B – Soggetti
Quadro C – Dati degli Immobili
Quadro D – Locazione ad uso abitativo e opzione o revoca cedolare secca
Quadro E – Locazione con canone differente per una o più annualità

Il quadro A è quello principale. Per iniziare, è necessario indicare il tipo di contratto utilizzando uno dei seguenti codici
L1 – Locazione di immobile ad uso abitativo
L2 – Locazione agevolata di immobile ad uso abitativo
L3 – Locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato ad IVA)
L4 – Locazione finanziaria di immobile a uso abitativo
S1 – Locazione di immobile a uso diverso dall’abitativo
S2 – Locazione di immobile strumentale con locatore soggetto ad IVA
S3 – Locazione finanziaria di immobile a uso diverso dall’abitativo
T1 – Affitto di fondo rustico
T2 – Affitto di fondo rustico agevolato
T3 – Affitto di terreni e zone non edificabili, cave e torbiere
T4 – Affitto di terreni edificabili o non edificabili destinati a parcheggio
Nel resto della sezione I bisogna indicare gli estremi del contratto di locazione e i dati di un eventuale garante.

La sezione II va utilizzata per la gestione degli adempimenti successivi alla registrazione di un contratto di locazione, utilizzando uno dei seguenti codici
1 – Annualità Successiva
2 – Proroga
3 – Cessione
4 – Risoluzione
5 – Conguaglio d’imposta
6 – Subentro
7 – Risoluzione con pagamento del corrispettivo

Nella Sezione III bisogna inserire i propri dati personali. Il codice da inserire nella casella tipo soggetto è il codice 1 per le persone fisiche che hanno stipulato il contratto direttamente.

Nel quadro B vanno inseriti i dati relativi sia al proprietario dell’immobile che all’inquilino. La casella tipologia conduttore deve essere sempre compilata e, nella maggioranza dei casi, deve essere inserito il codice 3. Se, invece, l’immobile è stato affittato ad una cooperativa, bisogna inserire il codice 2. Nel caso in cui l’immobile sia dato in locazione ad una persona con codice fiscale provvisorio, bisogna inserire il codice 2.

Successivamente, nel quadro C, vanno indicati, invece, i dati relativi all’immobile oggetto della locazione.

Segue il quadro D, dove vanno indicati sia la tipologia della locazione che l’eventuale regime fiscale di riferimento, ovvero se ci si avvale del regime ordinario o della cedolare secca. La scelta può essere mutata ogni anno, perché per quanto sopra accennato, essa dipende essenzialmente dalla convenienze dell’uno o dell’altro regime, in base al reddito dichiarato. In realtà, dopo le ultime modifiche relative, in particolare, al maggiore beneficio previsto per i proprietari che locano l’immobile con un contratto a canone concordato, è quasi automatico ipotizzare la maggiore convenienza del regime della cedolare secca.

Presentazione del Modello RLI

La presentazione del Modello RLI all’Agenzia delle Entrate può avvenire in due modalità, cartacea, recandosi presso un ufficio territoriale, o telematica tramite il software online “Modello RLI Web” disponibile sul sito dell’Agenzia. Vediamo i dettagli per entrambe le opzioni.

Presentazione Cartacea
Per la registrazione cartacea del contratto di locazione, occorre recarsi presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate con la seguente documentazione
-Modello RLI compilato e firmato dal richiedente la registrazione (locatore, conduttore o intermediario) e da eventuali soggetti deleganti.
-Modello F24 Elide già liquidato con l’imposta di registro, oppure i dati IBAN per effettuare il pagamento direttamente allo sportello.
-Copie del contratto, bollate e firmate, sono opzionali se sono rispettati i seguenti requisiti
Contratto di tipo abitativo o abitativo agevolato
Non soggetto a IVA
Massimo 3 locatori e 3 conduttori, e un massimo di 4 immobili, di cui un’abitazione principale e 3 pertinenze
Indicazione della rendita catastale e tipologia d’immobile urbano nel contratto.
Se si sceglie la cedolare secca, basta presentare il Modello RLI per esercitare o revocare questa opzione, senza la necessità di allegare il contratto.

Trasmissione Telematica
In alternativa alla presentazione cartacea, la registrazione può essere effettuata online tramite la piattaforma Modello RLI Web. Questa modalità consente di risparmiare tempo e gestire l’intera procedura online, incluso il caricamento del contratto in formato TIF, TIFF o PDF/A per situazioni particolari, per esempio, canoni differenziati o sublocazioni.
Per completare la registrazione online, è necessario inserire i dati del locatore, conduttore, immobile, canone e durata del contratto. Aggiungendo gli estremi bancari o postali per l’addebito delle imposte di registro e bollo, il contratto può essere inviato e registrato direttamente. Con il Modello RLI Web è possibile anche gestire rinnovi annuali, proroghe e risoluzioni del contratto, oltre all’opzione della cedolare secca, se applicabile.

Va notato come sia molto rischioso per il proprietario dell’immobile non procedere alla registrazione del contratto entro i termini fissati dalla legge. Se l’inquilino denunciasse il locatore per l’affitto in nero, questo sarebbe tenuto al pagamento di sanzioni, pari al 120-140% dell’omessa imposta di registrazione del contratto, al 200-400% della maggiore imposta dovuta sul canone non dichiarato e al 30% dell’imposta di registrazione evasa, nel caso di pagamento tardivo.
Ma non finisce qui. La vera sanzione a cui il proprietario sarebbe sottoposto sarebbe più salata. In effetti, la legge prevede un sostanzioso beneficio per l’inquilino che provi che il contratto di locazione dell’immobile non sia stato registrato o che sia stato dichiarato un canone inferiore a quello effettivamente stipulato tra le parti. Esso consiste nell’assicurargli per la durata residua del contratto un canone annuo non superiore a 3 volte la rendita catastale dell’immobile.
Poniamo, per esempio, che l’immobile abbia una rendita catastale di 500 euro e che l’inquilino pagasse mensilmente un canone di 350 euro. Con la denuncia, egli non dovrebbe pagare più di 1.500 euro all’anno, ossia 125 euro al mese, poco più di un terzo di prima. Non solo, il proprietario potrà aumentare ogni anno il canone del 75% dell’indice di rivalutazione dell’Istat, quando sarebbe previsto altrimenti il 100%, nei casi di contratto di locazione a canone libero.

Modello RLI PDF Editabile

Il modello RLI PDF editabile può essere scaricato e compilato seguendo le indicazioni fornite in precedenza.

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