Contratti di Locazione

Guide sul Contratto di Locazione e Modelli da Scaricare Gratis

Proposta di Locazione – Fac Simile Word e PDF e Guida

Aggiornato il 30 Ottobre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida spieghiamo in cosa consiste la proposta di locazione e mettiamo a disposizione un fac simile proposta di locazione Word e PDF da scaricare.

Come Funziona la Proposta di Locazione tra Privati

La proposta di locazione è la dichiarazione con la quale una parte, detta proponente, comunica all’altra di volere concludere un certo contratto a specifiche condizioni.

La proposta contrattuale può essere revocabile o irrevocabile
-Nel primo caso, il proponente può revocare la proposta prima che gli sia giunta la comunicazione dell’accettazione.
-Nel secondo caso, invece, la dichiarazione del proponente resta valida fino alla scadenza del termine. Se la controparte comunica al proponente l’accettazione nel predetto termine, il contratto si intenderà concluso e perfezionatosi.

Pertanto, bisogna passare per l’accettazione da parte del proprietario dell’immobile, che rappresenta il momento in cui questo accetta le condizioni proposte dalla parte interessata a prendere l’immobile in locazione.

Sappiamo dalla pratica quotidiana che un contratto di locazione generalmente avviene dietro deposito di una caparra confirmatoria. Si tratta di una somma di denaro che fa in modo che se una parte cambia idea rispetto agli impegni assunti, l’altra possa trattenere la somma. Se a ripensarci è il proprietario dell’immobile dopo l’accettazione, il proponente avrà diritto di riscuotere una somma pari al doppio della cifra consegnatagli.

Concetto più articolato si ha per il deposito cauzionale. Qualcuno lo confonde con le mensilità anticipate, generalmente pari a due. Non è così. Le norme spiegano che si tratta di una somma che il proprietario dell’immobile ha diritto a chiedere alla controparte all’atto della sottoscrizione del contratto di locazione in qualità di garanzia sulla riconsegna dell’immobile senza danni. Dunque, non equivale a un anticipo di due mensilità da scontare alla fine del contratto, anche se può accadere che il proprietario, in previsione della sua scadenza, non faccia più pagare all’inquilino le ultime mensilità corrispondenti alla cifra del deposito cauzionale. Tuttavia, esso andrebbe formalmente restituito alla fine del contratto, ovvero all’atto della riconsegna dell’immobile da parte dell’inquilino, una volta che il proprietario si è accertato dell’assenza di danni provocati da questi.

Andando avanti con la terminologia relativa alla proposta di locazione, troviamo la stipula, che è il momento di conclusione del contratto. Questo avrà un termine di decorrenza, ovvero una data a partire dalla quale il contratto ha inizio, che non necessariamente coincide con quella di conclusione del contratto. Le parti possono, per esempio, stipulare un contratto di locazione in data 10 maggio e prevedere che esso abbia efficacia a partire dal 20 ottobre, magari perché il proprietario vuole prima ristrutturare l’immobile o intende utilizzarlo per qualche altro mese.

Se la locazione di un immobile passa per un agente immobiliare, questi avrà diritto alla provvigione, un compenso che grava su entrambe le parti in misura eguale, a garanzia dell’imparzialità del lavoro svolto. La provvigione è fissata come percentuale rispetto al canone mensile concordato. Può accadere, però, che l’agente immobiliare e il proponente abbiano stipulato a loro volta una clausola che consiste nella possibilità concessa al secondo, dietro il pagamento di una data somma, di ritirarsi dalla trattativa, prima ancora che il proprietario dell’immobile ne sia venuto a conoscenza.

Dopo avere snocciolato un minimo di terminologia, passiamo alla sostanza. Se abbiamo visto un immobile e siamo seriamente intenzionati a prenderlo in locazione, al fine di bloccarlo, facciamo una proposta di locazione immobiliare al proprietario, consistente in un documento scritto con cui ci si impegna a prendere una casa in locazione alle condizioni indicate. Come detto, la proposta si perfeziona con l’accettazione da parte del proprietario dell’immobile.

Per fare in modo che essa sia validamente scritta, deve contenere l’impegno alla stipula del contratto di locazione definitivo entro una data fissata, deve includere una descrizione dell’immobile e con la dichiarazione di averlo visto e che esso è piaciuto nella condizioni in cui si trova, deve indicare il canone mensile, oneri inclusi, e definire la tipologia, la durata e la data di decorrenza del contratto, oltre che indicare la cauzione depositata e l’eventuale rilascio della caparra o del deposito fiduciario.

Dunque, quando vi accingete ad avanzare una proposta di locazione, accertatevi per prima cosa di avere chiari tutti gli elementi che la rendono valida e, in particolare, che il suo oggetto sia suscettibile di valutazione economica, altrimenti sarebbe una proposta vaga, non definita e, quindi, nemmeno valida. Per le conseguenze sopra indicate nei casi di inadempienza, bisogna firmare solo dopo attenta valutazione e con la certezza di avere modo di dare seguito al contratto alla data indicata, altrimenti si rischia di perdere la caparra confirmatoria. Siate, infine, consapevoli anche dei vostri diritti, specie in relazione all’eventuale mancata consegna dell’immobile alla data indicata, che comporta l’obbligo in capo al proprietario di restituire il doppio della somma da voi consegnata precedentemente.

proposta di locazione tra privati

Fac Simile Proposta di Locazione tra Privati Word

Nella proposta di locazione devono essere presenti i seguenti elementi
-Dati della proprietà e dati del proponente
-Dati riguardanti l’immobile necessari alla sua certa individuazione
-Condizioni dell’immobile
-Conformità e stato dell’immobile e degli impianti
-Data di decorrenza del contratto e data entro la quale il contratto dovrà essere stipulato
-Durata del contratto di locazione e tempistiche per un’eventuale disdetta anticipata
-Canone di locazione e spese condominiali con conseguente modalità e tempi di pagamento
-Importo inerente il deposito cauzionale
-Data di consegna dell’immobile
-Importo ed estremi della caparra allegata alla proposta.

Il fac simile di proposta di locazione tra privati Word presente in questa pagina può essere scaricato e modificato in base alle proprie esigenze.

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Fac Simile Proposta di Locazione tra Privati Word
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Fac Simile Proposta di Affitto PDF Editabile

Il fac simile proposta di locazione PDF editabile può essere scaricato e compilato inserendo i dati che sono stati indicati in precedenza.

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Fac Simile Proposta di Affitto PDF Editabile
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Filed Under: Guide, Modelli e Fac Simile

Affitto con Riscatto – Come Funziona

Aggiornato il 30 Ottobre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida spieghiamo come funziona l’affitto con riscatto.

Sono molti gli italiani vorrebbero comprare casa, ma non hanno la possibilità di anticipare alla banca la quota di liquidità richiesta per l’accensione di un mutuo. In tutti questi casi, fino a oggi non era possibile comprare un immobile, a meno di non essere già in possesso della somma necessaria per concludere l’affare. Negli ultimi tempi, però, anche in Italia sta prendendo piede la formula dell’affitto con riscatto, traduzione non letterale dell’inglese rent to buy, che alcune catene immobiliari stanno da mesi offrendo come soluzione, per consentire ai clienti di acquistare casa, anche se non dispongono nell’immediato della cifra.

Come Funziona l’Affitto con Riscatto

L’affitto con riscatto è una formula che consiste nel concordare con il venditore di un immobile, solitamente un costruttore, un contratto di locazione il cui canone mensile risulta maggiorato rispetto a quello usualmente versato dall’inquilino per un immobile dalle medesime caratteristiche. In genere, si tratta di un importo di circa il 30% superiore. Si stabilisce poi che dopo un certo numero di anni le parti possano prevedere la compravendita dell’immobile a un determinato prezzo. In quel caso, il venditore scomputerà dal prezzo di acquisto il valore, parziale o totale, delle rate mensili già pagate dall’inquilino in qualità di canone.

Pertanto il primo si sarà assicurato con un certo anticipo la vendita dell’immobile o, in ogni caso, lo avrà verosimilmente affittato a un canone superiore a quello di mercato, mentre l’inquilino avrà avuto la possibilità di guadagnare tempo, magari al fine di accumulare la liquidità necessaria per saldare il versamento o per contrarre il mutuo possibilmente a condizioni migliori di quelle che avrebbe ottenuto all’atto di stipulazione del contratto.

Facciamo un esempio, Tizio stipula con Caio un contratto di affitto con riscatto che prevede la facoltà o l’obbligo dopo 5 anni, per il primo, di acquistare l’immobile a 150.000 euro. Nel frattempo, Tizio verserà a Caio un canone mensile di 600 euro. Calcolando che nei 5 anni saranno versati complessivamente 36000 euro, 600 x 60 mesi, il saldo sarà pari, nel caso di riscatto dell’immobile, a 150.000 – 36.000 = 114.000 euro.

Poniamo che nei cinque anni i tassi applicati dalle banche ai mutui casa siano diminuiti. Tizio avrà l’opportunità di contrarne uno a condizioni più favorevoli di quelle che sarebbero state 5 anni prima. Inoltre, alla banca potrebbe non essere necessario più anticipare niente, dato che il mutuo dovrebbe essere finanziato per un valore più basso del prezzo di compravendita. Nell’esempio sopra citato, avremmo bisogno solamente del 76% del prezzo dell’immobile, il cui valore di mercato potrebbe essere persino lievitato nei 5 anni, per cui la banca si troverebbe a finanziare a condizioni potenzialmente molto meno rischiose, avendo un margine di garanzia abbastanza ampio.

Mancato Riscatto

Vediamo cosa succede se l’inquilino non intende riscattare l’immobile alla scadenza pattuita. A tale proposito vanno distinti due casi. Il primo riguarda la tipologia dell’affitto con opzione di vendita futura. In questo caso, l’inquilino non ha obbligo di acquisto, ma il venditore potrà decidere di trattenere i canoni nel frattempo versatigli, in continuazione del contratto di locazione.

Diverso è il caso del contratto di affitto con riserva di proprietà. Qui sussiste un obbligo di acquisto alla scadenza pattuita, ma se l’inquilino non riscatta l’immobile, il proprietario potrà decidere di tornare in possesso dello stesso, anche se dovrà rimborsare al primo i canoni incassati, conservando il diritto al risarcimento del danno.

Pertanto, si consiglia di scegliere con oculatezza, magari assistiti da un professionista del settore, la tipologia di contratto da stipulare, al fine di evitare di imbattersi in sgradite sorprese alla scadenza del periodo previsto.

Regolamentazione dell’Affitto con Riscatto

L’affitto con riscatto è disciplinato dall’articolo 23 del Decreto Legge n.133/2014.

La norma prevede che i contratti con preliminare d’acquisto siano trascritti nei registri immobiliari. La durata della trascrizione dei contratti di affitto con riscatto coincide con la durata del contratto e può essere al massimo di 10 anni. La stessa legge stabilisce che il contratto di affitto con riscatto viene risolto se l’affittuario non paga regolarmente i canoni di locazione stabiliti. Il contratto deve prevedere il numero massimo di mancati pagamenti o di ritardi nei pagamenti, anche non consecutivi, che fanno scattare la risoluzione del contratto.

Convenienza Affitto con Riscatto

Non è detto che l’affitto con riscatto sia sempre conveniente. Pensiamo ai tassi dei mutui. Se crescessero dal momento in cui stipuliamo il contratto a quello in cui effettuiamo il riscatto dell’immobile, ci troveremmo a dovere contrarre un mutuo a condizioni peggiori di quelle precedenti. Lo stesso dicasi, per esempio, se il valore di mercato dell’immobile dovesse scendere nel frattempo, vuoi per una crisi del mercato o per qualsivoglia dinamica relativa all’area in cui la casa è ubicata. Anche in questo caso dovremmo acquistare a condizioni sfavorevoli di quelle che si presentavano all’atto della contrazione dell’affitto, perché pagheremmo l’immobile a un prezzo più elevato del suo valore attuale.

Se la prima ipotesi è un rischio reale e diffuso, meno probabile appare nel nostro paese quello di un calo dei valori immobiliari negli anni, fatta eccezione per gli anni successivi allo scoppio della crisi finanziaria del 2008, in cui effettivamente si riscontra un forte calo per la crisi attraversata dal settore.

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Registrazione Contratto di Locazione

Aggiornato il 27 Ottobre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida spieghiamo come fare la registrazione del contratto di locazione.

Vediamo cosa bisogna sapere.

Quali Contratti di Locazione Devono Essere Registrati

Tutti i contratti di locazione con una durata superiore a 30 giorni complessivi nell’anno solare devono essere registrati. Di conseguenza è necessario effettuare la registrazione per
–Contratti di locazione 4 + 4
–Contratti di locazione 3 + 2
–Contratti di locazione transitori
–Contratti di locazione ad uso foresteria
-Contratti di locazione con uso differente da quello abitativo

Chi e Quando Deve Registrare Contratto di Locazione

A partire dall’introduzione della legge di Stabilità 2016, il contratto di locazione deve essere registrato solamente dal proprietario dell’immobile.
Il contratto di locazione deve essere registrato, indipendentemente dall’importo del canone, entro 30 giorni dalla data di stipula, altrimenti scatta la mora.

Una volta effettuata la registrazione, il locatore deve comunicarlo all’inquilino entro i successivi 60 giorni, fornendo prova del pagamento dell’imposta.
La comunicazione documentata deve essere inviata anche all’amministratore di condominio, in modo che questi possa aggiornare il Registro di anagrafe condominiale.
La legge non specifica la modalità con cui effettuare la comunicazione, il consiglio è di utilizzare una raccomandata o la posta elettronica certificata.

Spese Registrazione Contratto di Locazione

Vediamo quali sono i costi da sostenere per la registrazione del contratto di locazione.

Nel momento della registrazione bisogna versare
-Imposta di registro. Questa viene calcolata in misura del 2% sul canone annuo. Il risultato è poi moltiplicato per il numero delle annualità del contratto di locazione.
-Imposta di bollo, pari a 16 euro per ogni 100 righe di contratto, o per 4 facciate.

L’imposta di bollo viene pagata dal proprietario mente l’imposta di registro va divisa al 50% tra il proprietario e inquilino.

Come e Quando Registrare il Contratto di Locazione

Come anticipato, il contratto di locazione deve essere registrato, indipendentemente dall’importo del canone, entro 30 giorni dalla data di stipula.

La registrazione del contratto di locazione può essere effettuata
-Per via telematica, se si è abilitati all’utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
-Direttamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

La registrazione presso gli uffici avviene tramite la compilazione del modello RLI, Richiesta di registrazione e adempimenti successivi Contratti di locazione e affitto di immobili.

La registrazione può essere effettuata
-Personalmente.
-Delegando un intermediario abilitato.

Per effettuare la registrazione del contratto servono i seguenti documenti
-Almeno due copie, firmate in originale, del contratto di locazione.
-Modello RLI compilato.
-Contrassegni telematici, a meno che non si scelga il regime di cedolare secca, con data non successiva a quella di stipula. Il bollo, come stabilito dal d.p.r. n. 642/1972, è pari ad € 16,00 ogni quattro facciate, o comunque ogni 100 righe.
-Ricevuta di pagamento dell’imposta di registro, a meno che non si scelga il regime di cedolare secca. L’imposta di registro si può pagare in un’unica soluzione o di anno in anno e per il pagamento si utilizza il modello F24 Elide.

Una volta che sono stati consegnati i documenti, l’addetto dell’Agenzia delle Entrate
-Se la registrazione è contestuale, fornisce copia timbrata e firmata del contratto.
-Se lo registrazione è successiva, fornisce ricevuta del deposito, indicando quando il contratto registrato sarà disponibile per il ritiro.

Come Registrare Contratto di Locazione con Cedolare Secca

La cedolare secca, introdotta dal d.lgs n. 23 del 2011, è un regime fiscale che riguarda i beni immobili ad uso abitativo e che prevede il pagamento di un’unica imposta sostitutiva dell’Irpef e delle varie addizionali.
Se si sceglie questo regime fiscale, non si ha l’obbligo di effettuare il pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo.
Il locatore può scegliere il regime di cedolare secca al momento della stipula del contratto o negli anni successivi.
Nel secondo caso, però, non è possibile avere il rimborso delle imposte di bollo e registro versate all’atto della registrazione ordinaria.

Le modalità di registrazione del contratto di locazione, se si è scelto il regime di cedolare secca, sono le stesse indicate in precedenza. Ovviamente in questo caso all’atto della registrazione non bisogna presentare i documenti che attestano i versamenti dell’imposta di registro e del bollo.

Mancata Registrazione Contratto di Locazione

Secondo la Legge di Stabilità 2005, art. 1, comma 346, I contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati.

Sono previste inoltre sanzioni amministrative per chi non registra il contratto di locazione nonostante sussista l’obbligo. L’omessa registrazione è sanzionata dal 120% al 140% dell’imposta dovuta, mentre il parziale occultamento del canone è sanzionato dal 240% al 480% della maggiore imposta dovuta.

La mancata registrazione del contratto di locazione può avere ulteriori conseguenze negative per il proprietario dell’immobile
-L’inquilino potrebbe smettere di pagare il canone di locazione restando nell’appartamento
-L’inquilino potrebbe rivolgersi a un giudice e ottenere una sentenza che trasforma il contratto nullo in un contratto 4 + 4 con rinnovo obbligatorio e con un canone mensile basso.

Registrazione Tardiva Contratto di Locazione

Il contratto di locazione a uso abitativo deve essere registrato entro e non oltre i 30 giorni successivi alla stipula. Il proprietario dell’immobile, inoltre, deve, nei 60 giorni successivi, dare comunicazione dell’avvenuta registrazione al conduttore e all’amministratore di condominio, ai fini dell’anagrafe condominiale.
La Legge non specifica la modalità di invio della comunicazione, ma è consigliabile utilizzare una raccomandata o la posta certificata

Il pagamento dell’imposta di registro, anche se avviene oltre il termine dei 30 giorni previsti dalla legge, evita la nullità del contratto.

Dal punto di vista fiscale, la registrazione tardiva del contratto di affitto permette di ridurre le conseguenze per l’evasione.
Il ravvedimento operoso permette infatti ai cittadini di regolarizzare la propria posizione con il Fisco versando una sanzione ridotta rispetto a quella ordinaria applicabile in caso di accertamento formale della violazione.

Vediamo quindi quali sono le sanzioni previste per la registrazione tardiva del contratto di locazione
-Entro 30 giorni di ritardo, sanzione pari al 6%, ovvero 1/10 del 60%
-Entro 90 giorni di ritardo, sanzione pari al 12%, ovvero 1/10 del 120%
-Entro 1 anno di ritardo, sanzione 15%, ovvero 1/8 del 120%
-Oltre 12 mesi ed entro 2 anni di ritardo, sanzione pari al 17,14%, ossia, ad 1/7 del 120%
-Oltre 2 anni di ritardo, sanzione pari al 20%, ossia, ad 1/6 del 120%

Se la regolarizzazione da parte del contribuente avviene dopo la constatazione della violazione la sanzione è invece pari al 24%.

Filed Under: Guide

Cessione Contratto di Locazione – Fac Simile Scrittura Privata

Aggiornato il 27 Ottobre 2025 da Roberto Rossi

In questa guida spieghiamo come funziona la cessione del contratto di locazione e mettiamo a disposizione un fac simile scrittura privata cessione contratto di locazione Word e PDF.

Le parti del contratto possono infatti stabilire al suo interno una specifica clausola che preveda la cessione del contratto stesso. In qualunque momento.

Come Funziona la Cessione del Contratto di Locazione

L’articolo 1406 del codice civile stabilisce che, nei contratti con prestazioni corrispettive, ogni parte può essere sostituita da un terzo, sempre che l’altra parte acconsenta. La cessione del contratto comporta una successione a titolo particolare nel rapporto giuridico contrattuale, operando con un unico atto, la sostituzione nella posizione giuridica attiva e passiva, di uno degli originari contraenti, detto cedente, con un nuovo soggetto, detto cessionario.

Per quanto riguarda il contratto di locazione, la legge dice che, salvo patto contrario, il conduttore può cedere il contratto a terzi, solo con il consenso del locatore. L’utilizzo dell’espressione salvo patto contrario implica che nel contratto di locazione è possibile inserire una clausola con la quale si pone un divieto assoluto di cessione.

Il conduttore, per effettuare la cessione, deve comunicare al locatore gli elementi essenziali del contratto stipulato con il terzo, unitamente alle informazioni su questo soggetto, in modo da consentire al proprietario dell’immobile di esprimere, eventualmente, il proprio dissenso motivato. Risulta essere importante ricordare che il dissenso deve essere espresso dal locatore entro un termine di trenta giorni decorrente dal momento della ricezione della comunicazione di cui sopra. In assenza di comunicazione formale, il locatore potrà formulare il proprio divieto alla cessione in qualsiasi momento.

Bisogna anche sottolineare che il dissenso non può essere libero, ma deve essere fondato su gravi motivi. Per esempio, il locatore si può opporre alla cessione se il cessionario è per la propria insolvenza.

Quali Contratti di Locazione si Possono Cedere

Per quanto riguarda i contratti di locazione ad uso abitativo, come anticipato, l’inquilino può cedere il contratto solo previo consenso del proprietario. È importante sottolineare che, sebbene la legge preveda l’obbligo di forma scritta solo per le cessioni di contratti di durata superiore a nove anni, è prassi comune utilizzare la forma scritta anche per cessioni di durata inferiore, al fine di garantire una maggiore tutela per entrambe le parti. La cessione si perfeziona nel momento in cui il locatore comunica il proprio consenso, che può essere comunicato sia prima della stipula del contratto di cessione che durante la stipula stessa, con un’assunzione esplicita di volontà. In caso di cessione da parte del locatore, l’unico obbligo è la notifica all’inquilino, che dovrà da quel momento versare il canone al nuovo proprietario.

Per quanto riguarda la cessione del contratto di locazione commerciale, l’articolo 36 della legge 392/1978 prevede una deroga importante. L’inquilino può cedere il contratto senza il consenso del proprietario, a patto che la cessione avvenga con il trasferimento dell’azienda stessa. Questa eccezione ha lo scopo di facilitare il passaggio di titolarità aziendale e garantire la continuità dell’attività commerciale. Tuttavia, l’inquilino è tenuto a informare il proprietario della cessione, ad esempio tramite raccomandata con avviso di ricevimento, in modo da consentire al locatore di opporsi entro trenta giorni, qualora vi siano gravi motivi per farlo.

Adempimenti Fiscali Cessione del Contratto di Locazione

Nella cessione, il conduttore viene sostituito nel contratto da un nuovo soggetto. L’operazione richiede alcuni adempimenti fiscali.

L’imposta di registro per le cessioni cambia a seconda del fatto che la cessione preveda o meno un corrispettivo.
-Se la cessione è senza corrispettivo, l’imposta di registro è pari alla misura fissa di 67 euro
-Se la cessione è con corrispettivo, l’imposta è pari al 2% del corrispettivo pattuito, con il minimo di 67 euro.

L’imposta deve essere versata entro 30 giorni dall’evento
-Utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia tramite richiesta di addebito su conto corrente
-Con il modello F24 Elementi identificativi, utilizzando il codice tributo 1502. In questo caso è necessario comunicare la cessione all’ufficio dove è stato registrato il contratto presentando, nello stesso termine di 30 giorni, il modello RLI debitamente compilato.

Differenze tra Cessione e Sublocazione

Risulta essere importante ricordare che cessione del contratto di locazione e sublocazione non solo la stessa cosa.

Nella sublocazione il conduttore si trasforma in locatore, ma resta comunque sempre obbligato verso l’originario locatore. Nella cessione del contratto, invece, il precedente conduttore esce dal contratto e il suo posto viene preso dal nuovo conduttore, che è quindi direttamente obbligato nei confronti del locatore.

Differenza tra Cessione e Subentro nel Contratto di Locazione

Cessione e subentro, nonostante siano due termini che si riferiscono al trasferimento di diritti in un contratto di locazione, indicano dinamiche e motivazioni diverse. La cessione del contratto è una scelta volontaria, sia da parte del locatore che da parte del conduttore, che decidono consensualmente di modificare i soggetti coinvolti nel contratto. Il subentro, invece, avviene per cause esterne alla volontà delle parti, spesso in situazioni impreviste o obbligate, come il il trasferimento forzato di una delle parti.

Questa distinzione tra cessione e subentro comporta anche differenze negli obblighi e negli adempimenti da seguire. Nella cessione, è essenziale verificare se il contratto preveda esplicitamente la possibilità di trasferire i diritti e obblighi a un nuovo soggetto, cosa che potrebbe non essere consentita se non prevista dalle clausole contrattuali. Al contrario, il subentro è solitamente ammesso in situazioni di forza maggiore o necessità, indipendentemente dalla volontà del proprietario o dell’inquilino.

Indipendentemente dal fatto che si tratti di cessione o di subentro, i termini e le condizioni del contratto di locazione restano invariati e vincolanti, in linea con gli accordi stipulati originariamente.

Fac Simile Cessione Contratto di Locazione Word

Il modello subentro contratto di locazione Word può essere scaricato e modificato in modo da essere adattato alle proprie esigenze.

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Subentro Contratto di Locazione Word
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Fac Simile Cessione Contratto di Locazione PDF Editabile

Il modulo subentro contratto di locazione PDF editabile può essere compilato inserendo i dati mancanti.

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subentro contratto di locazione PDF
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